Per shopping compulsivo si intende un bisogno incontrollabile e persistente di comprare anche quando non è necessario.
“oniomania: impulso morboso a comprare ciò che è in vendita (dal greco onios =in vendita, mania = follia)”
Gli acquisti nello shopping compulsivo non solo sono inutili e irrazionali ma a volte anche simili e/o ripetitivi. Spesso si tratta di oggetti che si hanno già e di cui non si ha bisogno. Quello che interessa spesso è più il gesto del comprare che non l’oggetto stesso tanto da arrivare a volte anche ad acquistare beni non in linea con i propri gusti personali. A volte la persona perde velocemente interesse dell’oggetto acquistato tanto da non toglierlo dal sacchetto e da non utilizzarlo mai.
Gli acquisti oltre ad essere superflui sono frequenti ed eccessivi per quantità e prezzo. Vengono fatti in risposta ad aspetti psicologici ed emotivi come ad esempio necessità di appagamento o gratificazione.
Lo shopping compulsivo può essere considerato come un tentativo disfunzionale di regolazione delle emozioni, spesso legato ad aspetti impulsivi e/o di accumulo seriale.
La persona può avere da un punto di vista cognitivo un pensiero costante sullo shopping e da un punto di vista comportamentale può continuare a guardare in internet siti per gli acquisti e non riuscire ad interrompere il comprare. Inoltre può far fatica a fare un reso di ciò che ha acquistato anche se si dovesse render conto che è superfluo.
La persona tende a sperimentare una voglia irrefrenabile e irresistibile di acquistare tale da arrivare a spese eccessive e/o superflue pur essendo consapevole di non aver bisogno di ciò che sta acquistando ed arrivando a volte anche a mentire o nascondere quanto acquistato per timore del giudizio dei famigliari. Pur di acquistare, anche se si tratta di oggetti non necessari, la persona si espone a possibili conseguenze negative non solo economiche ma anche psicologiche, famigliari e relazionali.
Lo shopping compulsivo in linea generale è un comportamento disfunzionale ed impulsivo in risposta a diversi aspetti psicologici vari e complessi.
Spesso ci sono emozioni sottostanti come ansia, tristezza o vissuti ad esempio di noia e senso di vuoto. Lo shopping viene attuato per cercare di eliminare le sensazioni di tensione e/o malessere.
La persona può mettere in atto in modo disfunzionale comportamenti caratterizzati da acquisto compulsivo in risposta a diversi aspetti: cercare di ridurre sensazioni di disagio e emozioni vissute come negative (ad esempio ansia e tristezza) o per provare sensazioni di piacere e benessere anche se temporanee. A volte lo shopping può essere vissuto come ricompensa e può essere fatto per cercare di sentirsi più soddisfatti di sé stessi aumentando la percezione di sé. Spesso si compra seguendo anche le offerte e le pubblicità che tendono ad influenzare il tipo di acquisto.
Le sensazioni positive tendenzialmente sono però temporanee e non servono a risolvere veramente eventuali problemi emotivi e/o psicologici sottostanti.
Lo shopping compulsivo può essere sviluppato inoltre all’interno di una tendenza generale della persona di cadere in comportamenti legati a dipendenze varie o atteggiamenti impulsivi in cui la mancanza di controllo porta a soddisfare immediatamente il bisogno di comprare.
Nello shopping compulsivo si cerca una soddisfazione immediata del bisogno ed è proprio questa parte di gratificazione e piacere che, insieme ad altri meccanismi, tende a rinforzare e a mantenere nel tempo la voglia di comprare. Il piacere che deriva dall’acquisto è temporaneo, tende a essere molto breve e a non durare nel tempo. Ben presto può essere sostituito da disagio e senso di colpa, vergogna, ansia.
Ci sono varie forme di disagio correlate allo shopping con un diverso grado di malessere.

Lo shopping compulsivo è uno shopping disfunzionale in cui la funzione dell’acquisto finalizzato a rispondere ad una necessità pratica viene sostituita da una risposta impulsiva e disfunzionale. La persona non ha bisogno dell’oggetto dell’acquisto ma del gesto stesso del comprare.
Il mancato acquisto può portare a frustrazione e crisi d’ansia.
Lo shopping compulsivo può essere collegato a diversi aspetti psicologici. È importante essere consapevoli dei vari meccanismi, delle possibili cause e riconoscerlo.
È utile porre attenzione se una persona ha una serie di modalità disfunzionali nei confronti dello shopping come ad esempio: pensare di continuo a possibili acquisti in modo ricorrente e pervasivo; dedicare costantemente molte ore allo shopping; comprare indipendentemente dalle proprie possibilità economiche e dall’utilità oggettiva del bene acquistato; acquistare in modo irrazionale, irresistibile e irrefrenabile; avere attacchi d’ansia se non si riesce ad acquistare; il comprare diventa invalidante rispetto ad altre aree di vita come la famiglia e il lavoro e a volte comporta la perdita di interesse per le attività piacevoli e funzionali.
Nel caso in cui si sospetti di soffrire di shopping compulsivo si può contattare uno psicologo psicoterapeuta per comprendere i vari meccanismi e poter intervenire tempestivamente in modo da limitare il più possibile le conseguenze negative che ne derivano.
Può essere utile intraprendere un percorso psicologico come ad esempio dei colloqui di psicoterapia cognitivo comportamentale.
Per comprendere le cause scatenanti, riconoscere i pensieri disfunzionali, gestire in modo più funzionale le emozioni e comprendere come migliorare il controllo degli impulsi. Può essere utile apprendere delle strategie cognitivo comportamentali per comprendere e gestire alcuni dei meccanismi tipici.

Piccole strategie
• Pagare solo in contanti per essere più consapevoli di ciò che si spende e avere un budget definito e limitato
• Definire un budget settimanale o mensile da non superare
• Evitare lo shopping online perché la persona può acquistare qualsiasi cosa impulsivamente velocemente senza uscire di casa e senza recarsi in negozio
• Monitorare le spese tenendo il conto di quanto si spende sia per essere consapevoli in generale delle proprie spese ma anche per comprendere se ci sono dei momenti in cui si tende ad acquistare di più in risposta a emozioni e/o situazioni
• Fare una lista di ciò che si deve comprare e attenersi all’elenco scritto
• Non seguire pubblicità e/o newsletter con offerte e sconti che possono invogliare all’acquisto
• Distrarsi per distogliere l’attenzione dal possibile acquisto
• Rimandare nel tempo l’acquisto perché spesso dilatare i tempi fa scendere la spinta impulsiva
• Fare shopping in compagnia in modo che l’attenzione non sia sugli acquisti ma sia orientata agli aspetti sociali (conversazione, vissuti degli amici, …)
• Chiedere aiuto ad un professionista qualificato per affrontare la problematica in modo efficace e tempestivo delineando un percorso personale in base alle proprie necessità. Esistono diversi tipi di percorso. L’approccio cognitivo comportamentale
in linea generale può aiutare ad individuare i comportamenti compulsivi, a riconoscere i pensieri disfunzionali e le varie emozioni per poi inviduare modalità più funzionali.
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