Disturbi
PSICOLOGO DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO
Psicologo Disturbi Ossessivo Compulsivi
La dottoressa Alessandra Cattaneo è specializzata come psicoterapeuta a supporto di pazienti con DOC.Il disturbo ossessivo compulsivo (abbreviato DOC) è caratterizzato da ossessioni e/o compulsioni che colpiscono una persona durante il suo vissuto. Affidarsi ad uno psicologo compente in materia è il punto di inizio per il trattamento di questi disturbi.
Le ossessioni sono pensieri o immagini giudicati tendenzialmente come intrusivi, indesiderati, persistenti. Sono pensieri continui che ricorrono nonostante ci si sforzi ad ignorarli. La persona tendenzialmente riporta una forte difficoltà a gestirli e ad arginarli e li vive come dominanti. Sono percepiti come spiacevoli e disturbanti. Attraverso il giusto supporto di uno psicologo possiamo migliorare la nostra condizione. Presso lo studio della Dott.ssa Alessandra Cattaneo, psicologa e psicoterapeuta a Lecco, troverai il giusto supporto ed esperienza nel mondo dei DOC.
Non devi controllare i tuoi pensieri… devi non dare loro il potere di controllarti
(Dan Millman)
Le compulsioni
Le compulsioni sono “rituali” messi in atto per cercare di controllare e sedare l’ansia. Con le compulsioni si ha la momentanea impressione di controllare l’ansia ma purtroppo a lungo termine l’ansia in realtà si rinforza. Il piacere momentaneo dato dal sentire l’ansia placarsi tende a rafforzare l’utilizzo delle compulsioni che diventano così rituali persistenti (ad es. il controllo o il conteggio compulsivo). A quel punto subentra l’ansia del non riuscire a mettere in atto la compulsione totalmente o comunque nelle modalità reiterate. Ad es. in risposta ad ossessioni di contaminazione ci si lava le mani ripetutamente seguendo schemi precisi.
Tutti i contenuti presenti hanno scopo puramente informativo. Non possiedono quindi alcuna funzione diagnostica o terapeutica. Contattami per qualsiasi approfondimento.
Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni che possono riguardare diverse tematiche presenti per un tempo significativo. Le più frequenti sono contaminazione, ordine/simmetria, superstizione, religiose/morali, sessuali, somatiche, accumulo. Le ossessioni sono ricorrenti, pervasive e generano una marcata preoccupazione (ad esempio per eventuali responsabilità e colpe spesso anche solo ipotizzate oppure in altri casi viene considerato pericoloso anche il solo aver pensato ad una certa tematica). Le ossessioni sono intrusive e tendenzialmente vengono considerate dalla persona stessa come irrazionali. Le compulsioni tendenzialmente sono azioni mentali e/o comportamentali ripetitive con cui si cerca, anche solo temporaneamente, di dare sollievo al disagio causato dalle ossessioni. I sintomi tipici del disturbo ossessivo compulsivo sono quindi preoccupazioni e rituali non solo eccessivi e persistenti ma che causano anche un elevato stress individuale nel lungo periodo fino a poter diventare molto invalidanti nella vita della persona. È un disturbo infatti che tende a cronicizzare anche se con fasi altalenanti. Per riconoscere se si ha un disturbo ossessivo compulsivo non è sufficiente riscontrare qualche sintomo ma è molto importante l’anamnesi e la fase di assessment psicologico dei colloqui per analizzare il funzionamento emotivo, cognitivo e comportamentale della persona.
FAQS
Le domande più frequenti su questo disturbo
Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato da ossessioni e compulsioni o a volte solo ossessioni che sono presenti in modo pervasivo durante la giornata e incidono sulle routine quotidiane. Le ossessioni non sono semplici “fissazioni” ma sono ricorrenti, persistenti e la persona ha la percezione di non avere il controllo su questi pensieri vissuti come intrusivi, sgradevoli, fastidiosi e che creano disagio per la loro tematica e/o per intensità e frequenza. Non si riesce a “non pensarci”. Le più frequenti tematiche sono contaminazione, ordine/simmetria, superstizione, religiose/morali/sessuali, somatiche, accumulo. Le compulsioni sono comportamenti e/o azioni mentali con cui la persona cerca di sedare l’ansia ma che a lungo termine comportano costi psicologici, sociali, relazionali. Le più comuni sono controllo, lavaggio, riordino, conteggio, ripetizione di azioni.
È un disturbo che tende a cronicizzarsi anche se spesso a fasi altalenanti. Se non si interviene a volte si ha l’impressione di riuscire a gestire meglio un’ossessione e eventuale compulsione ma spesso l’ossessione si è “spostata” semplicemente su un’altra tematica con altri rituali. Raramente si ha una remissione completa spontanea senza un intervento di psicoterapia. È necessario intervenire soprattutto quando le ossessioni e le compulsioni interferiscono con la vita quotidiana e influenzano aspetti personali, lavorativi, relazionali, sociali. Può essere veramente invalidante.
La psicoterapia cognitivo comportamentale è considerata uno dei trattamenti psicoterapeutici di elezione. Si lavora sulla parte cognitiva e quindi sulle ossessioni in cui concetti come controllo, responsabilità, importanza del pensiero vengono analizzati, gestiti, elaborati in modo più funzionale. Per la parte comportamentale ci sono diverse tecniche e strategie che vengono valutate insieme in base alla situazione tra cui ad es. esposizione e prevenzione della risposta. Il trattamento può essere integrato anche con l’Emdr soprattutto in presenza di eventi traumatici di vita. A volte è utile abbinare un trattamento farmacologico che verrà però valutato in ambito medico.
5 consigli per chi "soffre" del disturbo
1
Raccogliere informazioni
Conoscere il disturbo, i meccanismi che ne sono alla base e che lo mantengono nel tempo è fondamentale per la persona stessa ed inoltre le permette di collaborare consapevolmente se sta seguendo un percorso con lo psicoterapeuta
2
Non autogiudicarsi
Criticarsi, svalutarsi peggiora solo la percezione che si ha di sé stessi e delle possibilità di far fronte al disturbo. È meglio riconoscere le proprie risorse e capire come sfruttarle per star meglio.
3
Riconoscere quali sono i meccanismi alla base dei pensieri
La parte cognitiva ha un ruolo centrale nel disturbo ossessivo compulsivo e comprenderne i meccanismi è fondamentale per capire poi come intervenire in modo efficace.
4
Provare a trasformare i pensieri
Tendenzialmente si ha la percezione di non controllare i propri pensieri. Una volta riconosciuto il meccanismo, per quanto possa sembrare difficile, si può provare a trasformare i pensieri in una modalità più funzionale. Se non si riesce da soli è importante contattare un professionista qualificato.
5
Contattare uno psicoterapeuta qualificato
Affidarsi a persone qualificate e specializzate permette di intraprendere un percorso su di sé che possa essere il più efficace possibile e che possa mantenere dei risultati sul lungo periodo.
5 consigli per chi "sta vicino" a chi soffre
1
Raccogliere informazioni sul disturbo
2
Parlarne con calma senza giudicare
3
Non imporsi
4
Comprendere, sostenere, incoraggiare
5
Apprezzare tutti i piccoli passi
Altri disturbi
Prezzi
I colloqui individuali hanno una durata di 50 minuti e vengono svolti unicamente dal paziente con la psicologa. Possono essere effettuati online oppure in presenza in studio. Si concorda insieme la frequenza dei colloqui (ad esempio settimanale o quindicinale) e la durata di un'eventuale percorso in base alle necessità della persona. In generale i colloqui individuali sono centrati sul riconoscere i meccanismi psicologici personali e sul gestire i vari aspetti emotivi e cognitivi con l'obiettivo generale di promuovere il benessere psicologico individuale.
I colloqui vengono generalmente svolti con entrambi i membri della coppia presenti e possono essere effettuati online o in studio. La frequenza dei colloqui è variabile e viene concordata in base alle specifiche necessità. Le dinamiche nei colloqui di coppia sono più complesse di quelle individuali perché ognuno porta il suo mondo che si interseca con quello dell'altro. L'obiettivo generale è favorire la comunicazione assertiva, l'ascolto attivo, la comprensione anche da un punto di vista emotivo dei vissuti dell'altro e un maggiore equilibrio tra le due parti.
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Dott.ssa Alessandra Cattaneo
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Iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia dal 06/04/2006 – n. 9899
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