Servizio
In cosa consiste
È nel momento in cui mi accetto così come sono che io divengo capace di cambiare.
Gli obiettivi sono definiti poi in modo specifico per ogni paziente però in generale:
Definizione
La psicoterapia (etimologicamente “cura dell’anima”) è un percorso finalizzato al trattamento dei disturbi psicopatologici di diversa gravità in cui uno psicoterapeuta attraverso i colloqui con il paziente favorisce il cambiamento dei meccanismi psicologici dai quali dipendono i sintomi, il disagio e le varie ripercussioni nella vita quotidiana. L’obiettivo è arrivare ad un maggior equilibrio psicofisico.
I colloqui stessi costituiscono lo strumento psicologico principale utilizzato per affrontare e superare i disturbi psicologici, emotivi e comportamentali della persona. Il processo terapeutico si sviluppa attraverso la relazione terapeutica tra paziente e psicoterapeuta in cui sono fondamentali il dialogo e il confronto. I colloqui possono essere individuali o di coppia ed in alcuni approcci terapeutici anche familiari o di gruppo.
Ci si avvale inoltre di diverse tecniche psicologiche che si ispirano a diversi orientamenti teorici correlati a diversi studi sul funzionamento mentale. Gli approcci terapeutici sono diversi ma solo alcuni sono stati sottoposti a studi scientifici per dimostrarne l’efficacia.
Lo psicoterapeuta
La psicoterapia può essere esercitata solo da psicologi e medici psichiatri che hanno conseguito la specializzazione in psicoterapia. La specializzazione dura 4 anni e viene conseguita dopo la laurea quinquennale.
Le scuole di specializzazione in psicoterapia sono legalmente riconosciute ed autorizzate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIUR). Nelle scuole la formazione mira ad insegnare le varie competenze tecniche specifiche ma anche a riflettere su come gestire gli aspetti emotivi personali e relazionali nell’esercizio della professione stessa.
Per quanto riguarda la parte personale e relazionale lo specializzando pian piano è invitato a fare anche un lavoro su sé stesso per riconoscere i propri meccanismi ed a volte può seguire un proprio percorso psicologico personale.
Per quanto riguarda le tecniche specifiche apprese spesso sono relative a protocolli di intervento specifici che permettono al professionista di occuparsi del trattamento dei diversi disturbi psicopatologici. La formazione è correlata all’approccio teorico di riferimento della scuola frequentata che può essere ad esempio cognitivo comportamentale, sistemico relazionale, psicoanalitica…
Lo psicologo psicoterapeuta non può prescrivere i farmaci a differenza del medico psicoterapeuta. Se fosse necessaria l’integrazione con un trattamento farmacologico lo psicologo psicoterapeuta collaborerà con il medico di fiducia del paziente.
La relazione terapeutica
Una buona relazione terapeutica è fondamentale per l’efficacia del percorso di psicoterapia.
La fiducia e la collaborazione tra paziente e terapeuta sono essenziali.
La relazione terapeutica stessa è uno strumento psicologico fondamentale attraverso il quale la persona vede riconosciute e accolte le proprie emozioni senza sentirsi giudicata o presa in giro. Aiuta sapere di avere un luogo ed una persona di riferimento con cui poter parlare liberamente durante i colloqui. Elementi essenziali sono l’ascolto attivo, la fiducia, l’empatia e la cooperazione per raggiungere obiettivi comuni condivisi.
Come funziona la psicoterapia cognitivo comportamentale
La psicoterapia cognitivo comportamentale come dice il nome stesso interviene principalmente su due aree, quella cognitiva e quella comportamentale. Durante i colloqui non solo si parla e si “buttano fuori le emozioni” ma c’è un preciso lavoro di riconoscimento e gestione dei meccanismi alla base dei diversi disturbi.
L’area cognitiva è fondamentalmente tutta la parte legata ai pensieri e alle credenze. Si riconoscono i pensieri sottostanti, si individuano le parti disfunzionali e si lavora insieme per gestirli e sostituirli con pensieri più funzionali.
L’area comportamentale riguarda invece tutti le azioni e le strategie messe in atto dalla persona per gestire le proprie emozioni e i propri pensieri. Spesso si lavora per modificare quelle abitudini o routine che la persona ha portato avanti,a volte anche per anni, senza purtroppo risultati funzionali e duraturi nel tempo.
Caratteristiche principali della psicoterapia cognitivo comportamentale
Finalizzata ad obiettivi specifici
Centrata sul presente
Collaborativa
Pratica
Efficace
Breve/media durata
Il percorso di psicoterapia
Obiettivi del percorso
Fasi del percorso
Assessment
Definizione di obiettivi e priorità
Riconoscere e gestire gli aspetti disfunzionali
Modalità funzionali
Rinforzo e consolidamento
Prevenzione ricadute e conclusione
I pensieri disfunzionali
I pensieri disfunzionali sono caratterizzati da ragionamenti o valutazioni personali controproducenti che non aiutano nè ad affrontare le situazioni nè a stare meglio. Non sono sbagliati di per sè ma non sono né piacevoli nè utili. Non servono a risolvere i problemi tanto che la persona tende continuamente a ripeterli nel tempo ma non sta meglio. Si instaurano dei veri e propri circoli viziosi di pensiero che peggiorano il vissuto della persona.
I pensieri disfunzionali possono essere di diverso tipo come ad esempio pensieri catastrofici (in cui a partire da eventi neutri o anche parzialmente negativi la persona prevede conseguenze disastrose), pensieri di doverizzazione (in cui la persona si impone delle pretese irrealistiche “devo essere sempre perfetto”, “devo assolutamente piacere a tutti”, “non devo sbagliare mai” …), pensieri che attribuiscono arbitrariamente un significato importante ad un episodio amplificando le emozioni vissute.
La ristrutturazione cognitiva
Vissuti e sensazioni dopo un colloquio di psicoterapia
Il percorso generale è finalizzato a far sì che la persona sperimenti un maggior benessere. Per quanto riguarda i singoli colloqui alcuni saranno più carichi emotivamente ed altri saranno finalizzati alla gestione, al rinforzo e al consolidamento. Dopo un colloquio è normale quindi sentirsi a volte più “alleggeriti”, sollevati e a volte invece un pò pensierosi e stanchi perché con lo psicoterapeuta si possono toccare emozioni e pensieri a volte complessi, a volte presenti anche da diverso tempo nei vissuti della persona. Quando la persona nota queste emozioni può essere tentata dall’interrompere il percorso pur di non parlarne però va considerato che se ha deciso di intraprendere un percorso di psicoterapia significa che il disagio era già presente e che non è passato cercando ad esempio semplicemente di non pensarci. Spesso infatti è necessario “tirar fuori” il malessere provato per poi poter intervenire in modo efficace e funzionale. Il lavoro viene comunque fatto gradualmente ed un passo alla volta in modo da affrontare insieme le varie difficoltà. Si spiega al paziente su cosa si può lavorare e si concordano insieme tempi e modi rinforzando anche le risorse a disposizione per gestire al meglio possibile le varie emozioni.
Durante il percorso di psicoterapia è normale che il miglioramento non sia perfettamente lineare ma che ci siano alti e bassi che possono dipendere sia da fattori esterni (episodi di vita quotidiana che incidono in generale sui vissuti del paziente) che dal percorso di psicoterapia stesso. Il percorso infatti va a trattare man mano i diversi meccanismi psicologici e può richiedere un pò di energia e fatica per poi favorire il più possibile un cambiamento adattivo funzionale duraturo.
Si invita sempre il paziente a condividere i propri vissuti, anche quelli relativi ai colloqui stessi, perché costituiscono una fonte di informazione anche su quanto gli argomenti toccati siano emotivamente rilevanti per la persona ed inoltre si può lavorare insieme per gestirli in modo da riuscire a vivere al meglio il periodo che intercorre tra un colloquio e l’altro. Man mano che il paziente prosegue nel percorso riuscirà a gestire le varie emozioni anche in autonomia. L’importante è che nel tempo la persona noti un generale miglioramento che poi verrà anche consolidato con l’obiettivo di raggiungere un equilibrio psicofisico.
Campi di applicazione
Quali disturbi possono essere trattati
La psicoterapia cognitivo comportamentale è indicata per trattare diversi tipi di disturbi tra cui disturbi d’ansia e di panico, disturbo ossessivo compulsivo, disturbo da stress post traumatico, disturbi depressivi e bipolari, disturbi da sintomi somatici e da ansia di malattia.
In generale è utile a trattare diversi disturbi psicologici in cui aspetti cognitivi, emotivi e comportamentali devono essere analizzati e gestiti. Si lavora per favorire il passaggio a modalità più funzionali e adattive in modo che pensieri, emozioni e comportamenti non incidano in modo pervasivo e invalidante nella vita quotidiana.
Integrazione con altri approcci
FAQS
Le domande più frequenti su questo servizio
Perché iniziare un percorso di psicoterapia insieme
Trascinare il disagio psicologico nel tempo e non intervenire favorisce tendenzialmente una cronicizzazione del disturbo e a volte un peggioramento nel tempo.
Possiamo lavorare insieme per gestire e modificare i meccanismi psicologici sottostanti. Fin dai primi colloqui concordiamo obiettivi, priorità e modalità. Ogni paziente porta la sua storia con le sue emozioni e i suoi vissuti ed io metto a disposizione le conoscenze che ho maturato negli studi e nella pratica clinica. Dopo essermi laureata nel 2004 e specializzata in psicoterapia cognitivo comportamentale ho seguito diversi pazienti come psicologa e psicoterapeuta e l’esperienza maturata è a disposizione di ogni paziente. Cerco di creare un clima empatico e collaborativo in cui la persona ha sempre il diritto di esprimere se stessa e i propri vissuti. Ognuno ha la sua storia e i suoi valori. È importante che la persona mantenga la propria autonomia e che pian piano riesca ad utilizzare quanto detto durante i colloqui nella routine quotidiana in modo da diventare sempre più capace di autogestire i vari meccanismi psicologici. Durante il percorso ogni tanto facciamo il punto degli obiettivi raggiunti e di quelli su cui si sta lavorando per verificare che quanto detto insieme sia utile effettivamente per il paziente e che riesca ad applicarlo nella vita quotidiana. L’obiettivo finale è che la persona trovi il suo equilibrio psicofisico personale e riesca a mantenerlo nel tempo.
Come vengono svolti i colloqui di psicoterapia nel mio studio
Costi
Tutti i contenuti presenti hanno scopo puramente informativo. Non possiedono quindi alcuna funzione diagnostica o terapeutica. Contattami per qualsiasi approfondimento.
Altri servizi
Prezzi
I colloqui individuali hanno una durata di 50 minuti e vengono svolti unicamente dal paziente con la psicologa. Possono essere effettuati online oppure in presenza in studio. Si concorda insieme la frequenza dei colloqui (ad esempio settimanale o quindicinale) e la durata di un'eventuale percorso in base alle necessità della persona. In generale i colloqui individuali sono centrati sul riconoscere i meccanismi psicologici personali e sul gestire i vari aspetti emotivi e cognitivi con l'obiettivo generale di promuovere il benessere psicologico individuale.
I colloqui vengono generalmente svolti con entrambi i membri della coppia presenti e possono essere effettuati online o in studio. La frequenza dei colloqui è variabile e viene concordata in base alle specifiche necessità. Le dinamiche nei colloqui di coppia sono più complesse di quelle individuali perché ognuno porta il suo mondo che si interseca con quello dell'altro. L'obiettivo generale è favorire la comunicazione assertiva, l'ascolto attivo, la comprensione anche da un punto di vista emotivo dei vissuti dell'altro e un maggiore equilibrio tra le due parti.
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Dott.ssa Alessandra Cattaneo
Psicologa Psicoterapeuta
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Iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia dal 06/04/2006 – n. 9899
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