Attacchi di panico
L’attacco di panico è caratterizzato da intensa ansia o disagio con un’escalation della sintomatologia fisica che raggiunge il picco in
Psicologa e Psicoterapeuta a Lecco
Dott.ssa Alessandra Cattaneo
Insieme possiamo rinforzare le risorse personali ed affrontare eventuali difficoltà e disturbi psicologici utilizzando come strumento i colloqui in cui gli elementi cardine sono conoscere, ascoltare, comprendere, gestire e dare valore alla storia e ai vissuti delle persone. Sono a disposizione per utilizzare insieme tutte le strade della psicologia e psicoterapia attuale. Opero a Lecco e provincia.
Chi sono
Dott.ssa Alessandra Cattaneo Psicologa
Svolgo l’attività libero professionale come psicologa e psicoterapeuta a Lecco e online. In particolare mi occupo del trattamento di disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, patologie stress lavoro correlate, disagio adolescenziale e più in generale sostegno psicologico.
I disturbi psicologici possono essere di diversa intensità e tipologia ed è importante intervenire perché possono interferire, a volte anche in modo veramente invalidante, nella vita quotidiana.
Disturbi d’ansia e panico
Disturbo d’ansia generalizzata, disturbo di panico, agorafobia, fobia specifica, disturbo d’ansia sociale, disturbo d’ansia da separazione. Supporto psicologico a Lecco.
Disturbo ossessivo compulsivo
Ritrova la serenità e il benessere psicologico. Affrontiamo insieme ossessioni e compulsioni. Scopri tutte le informazioni dallo psicoterapeuta.
Disturbo da stress post-traumatico
Utilizziamo gli strumenti a nostra disposizione per superare il trauma . Elaboriamo insieme l’esperienza traumatica, per guarire le ferite del passato e vivere pienamente il presente.
Disturbi depressivi e bipolari
Benessere emotivo e stabilità: affrontiamo insieme le difficoltà legate alle oscillazioni dell’umore, per favorire un maggiore equilibrio e serenità nella vita quotidiana.
Disturbi da sintomi somatici e da ansia di malattia
Serenità e benessere per il tuo corpo e la tua mente. Impariamo a gestire l’ansia e a comprendere i segnali del corpo, per ritrovare la fiducia nella tua salute.
Ognuno di noi nel corso della propria vita, anche solo per un periodo, si trova a fronteggiare tematiche che destabilizzano ed affrontarle favorisce l’equilibrio psicologico e il benessere fisico.
Lo psicologo è un professionista che dopo essersi laureato in psicologia e aver svolto il tirocinio previsto ha sostenuto l’esame di stato e si è iscritto all’albo professionale.
Si occupa di prevenzione, diagnosi e sostegno in particolare in situazioni caratterizzate da sofferenza e disagio.
Lavora inoltre in diversi ambiti per rinforzare il potenziamento delle risorse psicologiche e favorire il benessere delle persone.
Utilizza principalmente come strumento di lavoro il colloquio, eventualmente integrato con test psicologici.
Lo psicoterapeuta è uno psicologo o un medico che ha conseguito una specializzazione post universitaria in psicoterapia presso una scuola di specializzazione o un istituto a tal fine riconosciuti. Ci sono diversi approcci es. cognitivo comportamentale, psicoanalitico/psicodinamico, sistemico relazionale …
Lo psicoterapeuta ha conoscenze, strumenti e tecniche per intervenire e trattare differenti disturbi psicopatologici di diversa gravità e che si manifestano sotto diverse forme.
E’ importante chiedere una consulenza quando il disagio insieme ad un’eventuale sintomatologia iniziano ad influenzare negativamente la vita personale, familiare, relazionale, sociale o lavorativa. Le possibili soluzioni che si sono trovate e sperimentate sono apparse poco efficaci.
Inoltre ci si può rivolgere ad uno psicologo non solo in caso di malessere ma anche quando si vuole conoscere meglio se stessi, le proprie dinamiche e si vogliono migliorare le proprie risorse e la propria efficacia nell’affrontare diverse situazioni.
Il primo colloquio dura circa 50 minuti ed è fissato tramite appuntamento in un orario concordato con il paziente. La prima parte è caratterizzata da una fase di accoglienza ed ha uno scopo conoscitivo ed informativo, in particolare si prendono in considerazione eventuali dubbi sulla terapia, sulla sua efficacia, sul tipo di approccio …
Si informa inoltre il paziente su privacy, raccolta dei dati, costi, modalità di pagamento.
Si procederà anche ad un’iniziale raccolta di informazioni che verrà poi approfondita nei colloqui successivi.
La durata è variabile in base alle problematiche presentate.
Fin dall’inizio si fornisce comunque una durata indicativa del percorso a seconda del tipo di trattamento necessario: a volte possono essere utili solo pochi incontri mentre altre volte, quando è presente un disagio più marcato, è necessario un percorso strutturato continuativo più lungo che viene comunque presentato in modo chiaro al paziente in tutte le sue fasi.
Anche la frequenza inizialmente di solito settimanale può essere poi modificata nel tempo concordandolo con il paziente.
I colloqui psicologici hanno una durata di 50 minuti e una frequenza variabile, definita con il paziente in base alla problematica e agli obiettivi concordati.
Può essere settimanale o ad esempio ogni 15 o 20 giorni oppure al bisogno.
Durante il primo colloquio si delinea la frequenza che verrà mantenuta durante il percorso e il suo eventuale andamento.
Ad esempio nei colloqui di psicoterapia inizialmente si consiglia una frequenza settimanale poi man mano che la persona sta meglio si dirada a ogni due settimane e pian piano si allungano i tempi fino ad arrivare a colloqui più sporadici di consolidamento e follow up per terminare con colloqui al bisogno su richiesta del paziente. Ogni fase del percorso viene comunque sempre concordata con il paziente.
Il costo di ogni colloquio, sia in studio sia online, è di 80 euro se individuale e 100 euro per i colloqui di coppia.
Viene concordata fin dall’inizio anche la modalità di pagamento (es. per chi segue un percorso si può pagare ogni singolo colloquio o ogni 4 colloqui). Si rimane comunque a disposizione per accordarsi in base a esigenze specifiche.
I colloqui di sostegno psicologico e di psicoterapia rientrano nelle spese sanitarie e sono detraibili nel 730 se pagati con pagamento tracciabile (es. bonifico).
Lo psicologo non può prescrivere i farmaci.
Dopo un primo inquadramento psicodiagnostico se necessario si può inviare il paziente da uno psichiatra per valutare il possibile percorso farmacologico.
A volte invece il paziente quando si rivolge allo psicologo è già seguito da uno psichiatra e in tal caso si procede combinando l’intervento psicologico al percorso farmacologico già in corso.
Le due figure professionali, psicologo e psichiatra, spesso collaborano tra loro per un intervento combinato psicologico e farmacologico.
Inizialmente si definiscono obiettivi e priorità. In base alla problematica concordata si delineerà il tipo di percorso e si individueranno delle tappe indicative da raggiungere a breve, medio e lungo termine che verranno poi valutate insieme.
Il paziente può comunque in qualsiasi momento riportare dubbi sulla terapia che verranno analizzati e affrontati insieme e questo può essere veramente importante per il percorso intrapreso perché fornisce ulteriori informazioni e indicazioni utili sui vissuti della persona.
Il paziente comunque può decidere in qualsiasi momento di interrompere la terapia.
Il malessere o il disagio provato possono essere considerati un segnale che qualcosa non va e bisogna prendersene cura. “Tamponare” in modo provvisorio i sintomi quando sono legati a problematiche psicologiche non aiuta a risolvere la causa del disagio.
Spesso si percepisce il malessere ma si cerca di rimandare per diversi motivi. Ad esempio
Spesso si pensa che lo psicologo possa essere d’aiuto solo se ha vissuto personalmente il problema presentato. In realtà non è così perché lo psicologo può aiutare il paziente a comprendere e a risolvere la situazione grazie alla relazione terapeutica che si sviluppa nel corso dei colloqui e facendo riferimento alla sua formazione e conoscenza delle dinamiche psichiche che sono alla base di diversi disturbi psicologici.
Dopo la laurea nel 2004 inizialmente con tirocini e stage e poco dopo attraverso il lavoro come dipendente e poi come libero professionista ho maturato nel tempo un’esperienza poliedrica in diverse aree. Ho fatto esperienza oltre che nell’area clinica e di salute ad esempio in quella scolastica, nei consultori, centro adozioni, risorse umane, mobbing … Tutto questo oggi mi aiuta a comprendere il vissuto delle persone da diversi punti di vista.
Diagnosi e protocolli sono fondamentali e sono la base ma poi è importante anche vedere la persona con le sue peculiarità e non come un’etichetta. Ogni persona ha una sua unicità. Ognuno ha il proprio valore indipendentemente dalla difficoltà del momento o della vita… non c’è nessun giudizio verso la persona, non ci sono né arbitri né giudici nel percorso: ognuno ha una propria storia personale, relazionale e esperienziale che spiega e dà un senso a quello che si è oggi. La comprensione di tutto ciò permette poi un intervento focalizzato ed efficace.
Si è veramente una squadra con un obiettivo condiviso: ognuno mette in campo una sua parte e perciò la conoscenza degli aspetti psicologici e psicoterapeutici si fonde con la conoscenza che la persona ha della propria storia e delle proprie difficoltà per quello che le è possibile.
Ogni step viene concordato ed eventualmente rimodulato sempre con il consenso del paziente chiarendo tempistica e modalità per rendere il percorso più efficace possibile. Obiettivo è fornire al paziente il raggiungimento di una consapevolezza maggiore di sé e strumenti e strategie che poi si possono “portar fuori” dai colloqui in modo da poter essere utilizzati nella vita di tutti i giorni autonomamente e in modo funzionale.
1
Primo colloquio e assessment
Si raccolgono le prime informazioni e si analizzano gli aspetti presenti a livello emotivo, cognitivo, comportamentale. Si indaga sulla motivazione e sulle aspettative del paziente rispetto al percorso. Si concorda un obiettivo comune. Il percorso può durare pochi colloqui come qualche mese o più in base alla gravità del disturbo, da quanto tempo se ne soffre e da quante aree della vita quotidiana sono state compromesse. Si concorda in base all’esigenza anche il tipo di percorso da affrontare: la psicoterapia e l’emdr sono più strutturati e approfonditi rispetto ai colloqui di sostegno.
2
Fattori disfunzionali
Si analizzano fattori predisponenti, precipitanti e di mantenimento del disagio. Alcune modalità come ad es. controllo, perfezionismo, evitamento a breve termine possono sembrare efficaci ma purtroppo a lungo termine mantengono il disagio e lo peggiorano. Più il disagio dura da tempo più si cronicizza e si può generalizzare a più aree della vita. Si favorisce l’aumento della consapevolezza e della capacità di riconoscere i propri pensieri disfunzionali, schemi, circoli viziosi e come influiscono a livello corporeo, comportamentale e relazionale.
3
Pensieri e strategie funzionali
Si promuove in generale la conoscenza e l’acquisizione di una modalità di gestione delle emozioni e delle relazioni più funzionale. In psicoterapia in particolare si procede alla ristrutturazione dei pensieri disfunzionali con pensieri alternativi più funzionali. Le fasi centrali del percorso possono essere effettuate più volte in base alle diverse tematiche e aree. Man mano che si ripercorrono i vari step poi i meccanismi vengono acquisiti e diventano più familiari e automatici perciò attraverso un processo di generalizzazione funzionale è più facile applicarli ad aree diverse.
4
Rinforzo e consolidamento
Si favorisce il rinforzo dell’autostima della persona promuovendo e consolidando le risorse personali, le capacità, le abilità, l’amabilità e la sicurezza in sé. Ogni persona ha un suo valore che deve essere riconosciuto e potenziato. Questa fase è molto importante. Si promuove il benessere della persona. I colloqui poi man mano che il paziente sta meglio vengono diradati perché possa portare avanti in autonomia quanto sviluppato nel percorso. Riuscire a mantenere un equilibrio e un benessere psicofisico favorisce il rinforzo della visione di sé come capace e indipendente.
5
Prevenzione ricadute e chiusura
Si riepiloga a grandi linee il percorso e ci si sofferma su tutto ciò che può servire a prevenire una ricaduta. Il termine “ricaduta” stesso viene comunque rivisto perché non si torna mai al punto di partenza. La consapevolezza e le conoscenze acquisite non si azzerano. Si individuano i segnali che possono favorire il riconoscimento di un disagio per applicare tempestivamente quanto visto come utile ed efficace a star meglio. Si delinea anche la modalità con cui poter affrontare le sfide future. Questa fase è importante per mantenere un equilibrio e un benessere psicofisico nel tempo.
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Dott.ssa Alessandra Cattaneo
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