Cosa fare dopo un colloquio con lo psicologo

I colloqui con lo psicologo possono essere ricchi di emozioni, sensazioni e pensieri.

Ogni colloquio può essere più o meno intenso e significativo.

A volte si esce dallo studio più sollevati e rilassati ed altre volte si riflette su ciò che è stato detto.

Le sensazioni possono essere molteplici e possono variare da colloquio a colloquio ed in base alla persona, alla tematica trattata ed alla fase del percorso. Tendenzialmente nella fase iniziale i vissuti possono essere più intensi rispetto alle fasi di mantenimento e di consolidamento.

Il primo colloquio

Il primo colloquio può essere caratterizzato da diverse emozioni. 

Oltre all’eventuale ansia anticipatoria di incontrare e conoscere lo psicologo per la prima volta ci si può sentire un pò in imbarazzo ed un pò confusi. Inoltre possono esserci tutta una serie di aspettative sul piano di lavoro che verrà proposto e sul tipo di approccio utilizzato. 

A volte nel presentarsi non si sa da dove partire e possono esserci diversi vissuti nel raccontare parti di sé e della propria storia ad una persona che non si conosce. 

Tutto questo può essere verbalizzato e condiviso con lo psicologo che è a disposizione per chiarire i vari dubbi e accogliere eventuali difficoltà. 

Essendo quindi spesso il primo colloquio un momento carico di emozioni successivamente ci si può sentire sollevati e propositivi ma anche stanchi fisicamente per l’eventuale ansia anticipatoria provata per questo primo incontro.

Inoltre usciti dallo studio dello psicologo ci si può ritrovare tendenzialmente a fare valutazioni sullo psicologo, sul suo approccio, su ciò che è stato proposto o concordato, su eventuali dubbi non ancora espressi, su cosa aspettarsi dai colloqui successivi e sul significato personale attribuito all’inizio del percorso. 

Tutto questo può essere condiviso, verbalizzato e gestito.

Cosa fare dopo il primo colloquio 

Dopo il primo colloquio può essere utile: 

• prendere qualche minuto per sé per metabolizzare i vari vissuti 

• osservare se stessi, le proprie sensazioni ed emozioni 

• annotare dubbi o domande che si vogliono fare allo psicologo 

• pensare a ciò che è stato concordato ed in caso riprendere il discorso nel colloquio successivo: si può chiarire e rimodulare quanto concordato e si può ridefinire il tipo di percorso 

A volte il timore di affrontare le varie emozioni ed i vari pensieri può portare a rinviare l’inizio del percorso o ad interromperlo quando si percepiscono i vari vissuti. Si può però considerare che il lavoro su di sè, anche se implica eventualmente una fase temporanea di destabilizzazione, può portare ad un equilibrio e ad un benessere maggiore a lungo termine.

Durante il percorso: cosa fare dopo un colloquio

Il percorso può essere caratterizzato da colloqui di intensità diversa sul piano emotivo. Inoltre ognuno reagisce a modo suo. 

In linea generale possono esserci alcuni vissuti ed emozioni comuni ma possono poi variare molto in base alla persona ed alla tematica affrontata. 

Dopo un colloquio con lo psicologo può essere utile soffermarsi e notare sensazioni, emozioni, pensieri ed in base a ciò che si prova si può intervenire per gestire il momento. 

Può essere utile fermarsi un attimo ed in base al bisogno gestire di conseguenza. 

Ecco una serie di esempi.

Prendersi cura di sé e riposarsi

Riflettere, analizzare, elaborare, ristrutturare i propri pensieri e gestire le proprie emozioni durante i colloqui può richiedere impegno e energie. 

In linea generale se dopo il colloquio ci si sente un pò stanchi fisicamente conviene prendersi un momento per sé per recuperare e ricaricarsi.

Può capitare di sentirsi spossati e se ne può sempre parlare con il proprio psicologo al colloquio successivo per gestire al meglio questo vissuto. 

Riconoscere le varie emozioni

Durante il colloquio si affrontano diverse tematiche e si può parlare di vari episodi della propria vita, ricordi con connotazioni diverse, vari vissuti e perciò si possono smuovere diverse emozioni. 

Finito il colloquio si possono quindi provare diverse emozioni. 

Riconoscerle è importante per comprendere e dare significato a ciò che si sta affrontando. Tutte le emozioni possono poi essere condivise con lo psicologo per gestirle in modo funzionale ed efficace. 

Riflettere su pensieri e tematiche 

Durante il colloquio si possono sviluppare nuovi modi di vedere i vari aspetti della vita e possono emergere pensieri più funzionali. 

Dopo il colloquio perciò si può riflettere sui vari pensieri e sulle nuove prospettive. 

Possono esserci diverse tematiche su cui riflettere. 

Dopo il colloquio il modo di affrontare cognitivamente i vari aspetti tende a essere più costruttivo e si può perciò riflettere in modo funzionale su ciò che è emerso. 

Annotare pensieri ed emozioni

I vari pensieri e le varie emozioni possono essere annotate per essere poi condivise ed affrontate con lo psicologo nei colloqui successivi. 

Può essere utile scriverseli per poi riferirli al colloquio successivo. Si potranno poi gestire insieme e proseguire con il proprio percorso. 

Rilassarsi e svolgere attività piacevoli

Durante il colloquio è possibile verbalizzare, condividere ed esprimere emozioni, pensieri, sensazioni e questo può favorire un senso di sollievo e leggerezza.

Dopo il colloquio può essere utile soffermarsi su queste sensazioni positive e rilassarsi con attività piacevoli che rinforzano lo stato di benessere. 

Pensare in modo propositivo ai colloqui successivi 

Dopo alcuni colloqui si può iniziare a vedere un progresso sia nella gestione delle emozioni sia nella riduzione della sintomatologia iniziale. 

Pian piano può esserci un miglioramento della visione di sé e della propria autostima

Man mano che si entra nel vivo del percorso si può sperimentare una forte motivazione a proseguire per avere sempre di più dei riscontri positivi.

Gli obiettivi iniziali possono evolvere nel tempo e possono essere anche ridefiniti. Può emergere la voglia di affrontare altri aspetti o possono esserci nuove aspettative. 

Ci può essere un impegno attivo nel percorso e si può pensare in modo propositivo ai colloqui successivi. 

Parlare con il proprio psicologo dei vissuti relativi ai colloqui stessi

È importante condividere con lo psicologo i vissuti relativi ai colloqui stessi perché può essere molto utile sia per definire al meglio le modalità dei colloqui sia per mantenere una relazione terapeutica aperta e sincera. 

Lo psicologo può mantenere un atteggiamento propositivo, collaborativo e non giudicante. 

Ciò che il paziente sperimenta dopo i colloqui può essere un ulteriore informazione per proseguire con il percorso in modo più consapevole, efficace e costruttivo.

Conclusioni

Il colloquio con lo psicologo può essere vissuto in svariati modi. 

Dopo ogni colloquio prendere del tempo per riflettere su quanto emerso e gestire emozioni, pensieri e sensazioni favorisce una maggiore consapevolezza dei vari meccanismi e del tipo di lavoro che si sta facendo. 

Tutto questo può aiutare a seguire il percorso in modo efficace e costruttivo.

Il percorso su di sè non si esaurisce nello spazio e nel tempo dei colloqui ma è importante gestire anche quello che ne deriva tra un colloquio e l’altro.

È importante condividere con il proprio psicologo anche questi aspetti per poter lavorare insieme per raggiungere e mantenere un proprio equilibrio psicofisico a lungo termine.

Tutti i contenuti presenti nel sito hanno scopo puramente informativo. Non possiedono quindi alcuna funzione diagnostica o terapeutica. Non possono sostituirsi ad un consulto specialistico. Contattami per qualsiasi richiesta di informazioni e/o approfondimento.

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