I sogni
Molti studi si sono occupati di esplorare e comprendere i sogni fin dai tempi antichi. Nel tempo sono state date diverse spiegazioni ed anche diverse interpretazioni.
I sogni sono stati oggetto di diversi studi sia in ambito psicologico che neuroscientifico.
Innanzitutto è generalmente riconosciuto che tutti sogniamo indipendentemente dal fatto che poi si ricordi o meno il sogno quando ci svegliamo. Studi scientifici neurofisiologici hanno dimostrato che questo dipende dall’area cerebrale attivata durante il sogno.
Le aree cerebrali implicate nei sogni sono diverse e sembrerebbe che le persone mantengano il ricordo di quanto sognato quando si attiva la corteccia frontale. Sognare può essere considerato come un processo psicologico derivante da attività neurofisiologiche specifiche che avvengono quando dormiamo.

L’utilità del sognare
Il sonno è fondamentale per la salute fisica e mentale.
Dormire assolve a diverse funzioni fisiologiche come riposarsi, abbassare la tensione muscolare, modificare il battito cardiaco e la respirazione.
Si ritiene che anche i sogni stessi possano avere varie finalità. Ci sono diverse teorie ma tendenzialmente si ritiene che sognare possa servire ad esempio a:
• consolidare i vissuti della giornata
• consolidare la memoria e le capacità cognitive
• rielaborare le informazioni acquisite e metterle in ordine: spesso questo viene paragonato a riordinare un magazzino in cui le informazioni depositate vengono messe in ordine e incasellate in base alla tematica e ad altri fattori per un recupero più veloce in caso di necessità
• filtrare le informazioni non necessarie eliminando ciò che non serve per far spazio a nuove informazioni future (come se si selezionassero le informazioni per un ottimizzazione della funzione mnestica)
• rielaborare i pensieri diurni
• rielaborare i vari stimoli diurni con le varie percezioni visive ed uditive
• rielaborare piccoli eventi traumatici con un livello di attivazione e stress più basso per favorire un’integrazione
• vedere eventuali questioni irrisolte da un’altra angolazione
• essere pronti ad affrontare le sfide quotidiane attraverso un processamento ed un allenamento delle varie reazioni istintive a livello immaginativo
• mantenere il nostro cervello attivo
Il sonno sembra avere quindi un ruolo importante nei nostri processi cognitivi.
Si è studiato il rapporto tra sogni e rappresentazioni cognitive della realtà, tra sogni e memoria ma anche tra sogni e storia affettiva e relazionale della persona.

Il significato simbolico dei sogni
Alcune teorie sostengono che i sogni abbiano un significato simbolico intrinseco connesso strettamente a vissuti, pensieri, emozioni, immagini che vengono evitati durante il giorno.
Anche quando i sogni si ricordano in modo vago e confuso possono affiorare, attraverso un linguaggio simbolico, vari aspetti della personalità.
Secondo alcuni approcci psicologici, in particolare per la psicoanalisi, il valore dei sogni è strettamente connesso ad una dimensione simbolica attraverso la quale avviene un’espressione di se stessi e dei propri bisogni, desideri e impulsi.
“L’interpretazione del sogno è la via regia che porta alla conoscenza dell’inconscio nella vita psichica”
(Sigmund Freud, 1900)
Successivamente anche altri psicologi hanno contribuito all’evoluzione del pensiero psicoanalitico relativo ai sogni come ad esempio Jung e Fromm.
All’opposto alcuni studiosi invece sostengono che i sogni non abbiano un significato effettivo ma che siano in realtà un semplice tentativo del cervello di dare un senso a vari vissuti utilizzando le informazioni presenti nella memoria.
Aaron Beck, uno dei fondatori della psicoterapia cognitivo comportamentale
, sostiene che i sogni siano un riflesso dei modelli cognitivi specifici di ogni persona e che perciò possano aiutare a comprendere eventuali distorsioni cognitive e schemi disfunzionali. I sogni possono perciò fornire informazioni utili da utilizzare nel processo di ristrutturazione cognitiva.
Negli anni ’90 Hill elaborò un modello in tre fasi per lavorare con i sogni cercando di integrare diversi approcci.
Successivamente le ricerche sull’attività onirica sono proseguite ma senza arrivare ad elaborare una teoria univoca e condivisa sul significato dei sogni e sulla loro valenza psicologica. Ogni approccio fornisce quindi un’interpretazione almeno in parte differente.
Brutti sogni e incubi
Diversi studi si sono occupati in modo particolare dei brutti sogni e degli incubi ed anche in questo caso si riscontra una varietà di teorie ed interpretazioni. C’è chi gli attribuisce un significato simbolico come ad esempio essere l’espressione di conflitti interiori repressi e chi ritiene invece siano la reazione a situazioni di stress e tensione della vita quotidiana. Sostengono che gli incubi possono essere connessi a condizioni di disagio psicologico.
In ambito clinico ogni situazione può avere una valenza psicologica diversa e tendenzialmente va valutata in base alla persona e alla storia di vita. Ad esempio nel disturbo da stress post traumatico gli incubi sono un sintomo connesso al trauma subito.
Durante i colloqui si possono affrontare e analizzare insieme tutti i vari aspetti per comprendere eventuali connessioni dei sogni con gli eventi ed i vissuti della vita quotidiana.

Conclusioni
Ci sono diversi studi scientifici ed anche teorie differenti su perché sogniamo e sul significato dei sogni. Ogni approccio sottolinea diversi aspetti e sono state individuate molteplici funzioni.
Nella pratica clinica i diversi approcci possono essere utilizzati in modo integrato come riferimento per comprendere meglio l’attività onirica. Inoltre i sogni sono connotati da immagini, emozioni, sensazioni che possono essere condivise con il proprio terapeuta durante i colloqui e si può valutare insieme il significato e l’utilità che hanno per la specifica persona considerando i vari aspetti psicologici cognitivi ed emotivi.
Tutto ciò può essere utilizzato per contribuire al percorso psicoterapeutico in cui l’obiettivo principale è promuovere il benessere psicologico della persona.
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