La terapia di coppia può variare molto in funzione degli obiettivi concordati tra i pazienti e lo psicoterapeuta. I più comuni sono:
• Migliorare la comunicazione
• Favorire un approccio collaborativo
• Gestire le problematiche relazionali affrontando conflitti ed incomprensioni
• Gestire i vissuti emotivi relativi alla relazione in generale oppure correlati a specifici episodi che hanno destabilizzato la coppia
• Superare momenti di difficoltà in specifiche fasi di vita e cambiamento
• Prendere decisioni in modo consapevole
• Trovare e/o mantenere equilibrio e serenità
Quando è utile la terapia di coppia
I colloqui di coppia insieme ad uno psicologo o psicoterapeuta, possono essere utili indipendentemente dall’età per coppie giovani e adulte. Le coppie possono trovarsi in fasi diverse della relazione.
Tendenzialmente un supporto è utile quando si affrontano problematiche specifiche, episodi traumatici, eventuali tradimenti ma anche periodi di noia ed appiattimento emotivo.
Le coppie affrontano spesso fasi di cambiamento che possono destabilizzare l’equilibrio del rapporto. Questo avviene sia quando le variazioni sono considerate negative ma anche quando vengono valutate come positive. Cambiano routine, ruoli e dinamiche.
Le fasi di cambiamento possono essere ad esempio:
• fase iniziale in cui la conoscenza non è consolidata e non c’è ancora un equilibrio
• inizio convivenza/matrimonio
• variazioni familiari come ad esempio nascita dei figli o figli grandi che se ne vanno di casa (sindrome del nido vuoto)
• modifiche nelle routine di uno dei due membri della coppia o di entrambi dovuto ad esempio ad una variazione degli orari di lavoro e quindi del tempo a disposizione per il partner
• cambiamenti fisici legati ad esempio a variazioni nella cura di sé, a patologie o invecchiamento
• variazioni nell’equilibrio psicologico personale di uno dei due membri della coppia o di entrambi dovuto ad esempio a traumi, lutti o all’insorgenza di un disturbo psichico
Problematiche affrontate nella terapia di coppia
In tutte le coppie è normale avere alti e bassi, momenti di disagio e di conflittualità verbale ma quando questi diventano frequenti e sfociano in vere e proprie crisi è utile affrontarle. Non devono mai arrivare ad aggressioni fisiche o verbali.
Le problematiche più comuni possono essere ad esempio:
Discussioni
Spesso le discussioni tendono ad assumere nel tempo le caratteristiche di veri e propri copioni che si ripetono ogni volta. Spesso le discussioni possono diventare poco funzionali e poco costruttive.
Distacco
Sentire di non avere più interessi comuni e di non avere più voglia nemmeno di parlare e di confrontarsi. Ci si sente distanti e distaccati.
Noia
Noia e a volte addirittura appiattimento emotivo sono correlati spesso a routine sempre meno motivanti. Spesso ci sono poche novità, pochi stimoli, solite attività che si fanno per abitudine non chiedendosi nemmeno più se piacciono ancora.
Gelosia
La gelosia può essere collegata a diversi aspetti sia correlati a fattori psicologici personali che relativi alla dinamica di coppia. Ad esempio a volte può essere legata al bisogno personale di controllo oppure altre volte può essere collegata a situazioni specifiche vissute dalla coppia.
Tradimento
Quando c’è stato un tradimento ogni persona può valutare se proseguire o meno la relazione. In qualsiasi caso bisognerà affrontare le varie emozioni che si scatenano e gestire le varie reazioni.
Insoddisfazione
Quando non si prova più soddisfazione, non si riscontrano rinforzi positivi e piacevoli. La relazione non soddisfa i bisogni reciproci.
Coppie con figli
Le coppie con figli, soprattutto quando sono minori, devono gestire le varie problematiche in modo adattivo e funzionale non solo per loro stessi ma anche per la famiglia in generale.
I genitori possono parlare, confrontarsi e avere piccole discussioni costruttive davanti ai figli ma non devono trascendere nei modi e nei toni in aggressioni verbali e/o fisiche. I bambini, anche piccoli, possono ascoltare ciò che si dice e possono fare attenzione anche al comportamento non verbale. I minori vanno tutelati.
Elementi fondamentali dei colloqui di coppia
Il percorso può variare molto sia come durata che come modalità da una coppia all’altra ma ci sono degli elementi fondamentali comuni:
• Obiettivo comune condiviso
Definire un obiettivo comune da perseguire insieme nel percorso. Non per forza corrisponde allo stare insieme a tutti i costi. Ogni coppia definirà il proprio obiettivo specifico.
• Sistema motivazionale collaborativo
Durante i colloqui la collaborazione sia tra i membri della coppia che con lo psicologo è fondamentale per poter affrontare il percorso in modo efficace. Nessuno dei due partner deve essere “convinto” e nessuno deve essere “trascinato” ai colloqui perché in questo caso la terapia comunque non risulta efficace.
• Comunicazione assertiva
Se si mantiene una comunicazione funzionale si evitano fraintendimenti e si riesce ad avere un confronto chiaro ed efficace. È importante parlare in modo chiaro e aperto rispettando sia se stessi che l’altra persona.
• Ascolto attivo
Accertarsi di essersi capiti per evitare che la discussione su un argomento vada avanti a partire in realtà da un semplice fraintendimento.
• Empatia
Cercare di capire il punto di vista emotivo dell’altro. Ognuno ha la propria storia, i propri principi, i propri valori e questo incide su aspettative, pensieri ed emozioni.
• Assenza di giudizio
È importante che ognuno si senta libero di esprimere se stesso, i propri pensieri e le proprie emozioni senza temere di essere giudicato negativamente come persona.
• Partecipazione attiva
È necessario che entrambi i partner si mettano in gioco. Ognuno deve provare ad applicare le modalità comunicative e le strategie conconcordate per favorire il raggiungimento ed il mantenimento di un equilibrio.
Il ruolo del terapeuta
Lo psicologo psicoterapeuta non è un arbitro e nemmeno un giudice. Il suo ruolo non è dire chi ha ragione o chi ha torto ma aiutare ad individuare i meccanismi disfunzionali per favorire la risoluzione di incomprensioni e conflitti quando possibile o perlomeno arrivare a capire fino in fondo i vari vissuti per comprendere il punto di vista dell’altro.
L’eventuale decisione di rimanere insieme o interrompere la relazione è sempre della coppia. Lo psicologo psicoterapeuta non suggerisce se proseguire o lasciarsi ma una volta analizzati tutti gli aspetti e migliorata la comunicazione spetta alla coppia scegliere cosa fare.
Qualsiasi sia la decisione della coppia il terapeuta può sostenere emotivamente per affrontare quanto deciso.
Come funziona la terapia di coppia
I colloqui durano 50 minuti circa e possono essere svolti con frequenza settimanale o quindicinale o al bisogno in base alla necessità ed agli obiettivi concordati.
Nella terapia di coppia il terapeuta incontra tendenzialmente sempre insieme i due partner.
Si raccolgono informazioni a grandi linee sulla storia personale di ciascuno e su eventuali esperienze significative che possono incidere sul modo personale di vedere se stessi, il mondo e le relazioni anche quella affettiva.
Poi insieme ci si focalizza sull’analisi della storia della coppia, l’andamento nel tempo, vissuti, dinamiche, eventuali momenti di rottura ed episodi significativi.
Durante i colloqui si ha la possibilità di esprimere le proprie emozioni ed i propri bisogni in un ambiente sicuro ed in assenza di giudizio. Si fornisce tempo e spazio per tirar fuori anche le emozioni sottostanti e meno visibili.
Ognuno dei componenti della coppia fa un lavoro su sé stesso e sul proprio modo di relazionarsi. L’obiettivo non è cambiare l’altro ma comprendere, condividere, verbalizzare ed individuare un obiettivo comune.
Si affrontano insieme i diversi episodi cercando di favorire non solo un’empatia reciproca ma dando una lettura diversa e funzionale alla coppia.
Quanto dura il percorso di coppia
La durata del percorso di coppia può essere molto variabile e può dipendere da diversi fattori come ad esempio:
• obiettivi concordati
• motivazione al percorso
• collaborazione nei colloqui
• tipo di problematica
• da quanto tempo è presente la crisi
• quante aree della coppia sono state intaccate (ad esempio la comunicazioni, le routine, la sessualità …)
• presenza di patologie o disturbi psichici personali che influenzano il rapporto di coppia
Come ci si sente dopo i colloqui
Dopo i colloqui di coppia si può sentire la necessità di un confronto reciproco su quanto emerso. È importante provare a comunicare mantenendosi su un piano collaborativo e di rispetto. Se questo non è possibile si possono portare tutte le riflessioni fatte al colloquio successivo, condividerle e provare insieme al terapeuta ad affrontarle.
È utile anche monitorare se dopo i colloqui ciò che è stato detto e le strategie comunicative stesse aiutano pian piano a gestire meglio la quotidianità della coppia. È importante condividere qualsiasi dubbio o difficoltà per poter gestire al meglio i vari passaggi con l’obiettivo pian piano di trovare o ritrovare un equilibrio nella coppia.
5 suggerimenti
1. Gestire il livello di attivazione nelle discussioni
Se durante le discussioni i toni e i modi tendono sempre di più ad aggravarsi meglio fare una pausa, abbassare il livello di attivazione e riprendere il discorso in un secondo momento.
2. Problem solving
Mantenere nelle discussioni l’ottica del problem solving focalizzandosi sull’argomento di confronto/litigio senza allargare ad altre tematiche.
3. Condividere momenti di coppia piacevoli
Spesso si è di corsa, casa, lavoro, figli, problemi economici, impegni … è importante mantenere spazi per la coppia.
4. Mantenere propri spazi personali
Come è importante avere degli spazi di coppia è altrettanto importante mantenere dei propri spazi individuali in cui poter esprimere i propri interessi e le proprie peculiarità personali.
5. Staccare insieme dalla routine
Per evitare la noia e l’appiattimento emotivo è importante spezzare la monotonia e fare qualcosa di diverso. Questo non vuol dire che non siano importanti la stabilità e la sicurezza ma è altrettanto importante introdurre ogni tanto degli elementi di novità che diano nuovi stimoli.
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