Aree di intervento
Da cosa deriva lo stress
Il mondo scolastico a volte può essere veramente stressante.
Le principali aree possono essere:
In ognuna di queste aree si può sviluppare un forte disagio caratterizzato da diversi vissuti emotivi e pensieri ricorrenti a cui corrispondono sintomi fisici vari come ad es. mal di testa, tensione muscolare, respirazione e battito accelerati, disturbi gastrointestinali, crisi di pianto e difficoltà a dormire.
A volte viene data un’estrema importanza all’andamento scolastico sia in termini di votazioni che di successo interpersonale tale da indurre quindi un’ansia elevata con tutti i vari sintomi. A volte poi, se lo stress risulta elevato per molto tempo, si può arrivare al limite di tollerabilità e di energie e sviluppare quindi un vero e proprio burnout a cui corrispondono un calo di motivazione e quasi distacco: si è stanchi, esausti emotivamente e ci si sente incapaci di far fronte a qualsiasi prova.
Tutti noi abbiamo una riserva insospettata di forza dentro che emerge quando la vita ci mette alla prova
I segnali da non sottovalutare
L’ansia prestazionale legata ad aspetti scolastici si presenta tendenzialmente in modo anticipatorio prima di sostenere una prova. C’è chi teme in modo generalizzato l’essere sottoposto a giudizio indipendentemente dalle modalità di verifica. Alcuni studenti invece temono in particolare gli scritti perché non hanno ad es. un confronto diretto con il docente per poter calibrare la risposta oppure altri hanno vissuti diversi in base alla modalità con cui sono sottoposte le domande (es. alcuni preferiscono domande aperte ed altri le crocette). Negli scritti a volte l’ansia è correlata anche al tempo a disposizione per rispondere.
Altri studenti invece temono più gli orali proprio per il confronto diretto con il docente e perché si sentono al centro dell’attenzione della classe. Si teme ad es. il bloccarsi e fare “scena muta”. La tensione peggiora quando il rapporto con il docente che interroga è già problematico.
Il rapporto con i docenti a volte costituisce un’ altra fonte di stress e tensione. I vissuti in questo caso possono essere molto variabili in base alle modalità relazionali del docente e a quelle dello studente. Ognuno ha i suoi docenti preferiti e quelli più temuti. A volte il livello di tensione è tale da vivere male anche fisicamente le giornate in cui si hanno ore con quel docente anche se non sono previsti esami o verifiche. A volte in queste situazioni aiuta percepire i compagni come gruppo di supporto e proprio alleato mentre la situazione peggiora se oltre al docente anche i compagni vengono percepiti come giudicanti e svalutanti.
Gli aspetti relazionali sono molto importanti in ambito scolastico. Il rapporto con i compagni se non soddisfacente può attivare un forte disagio e portare a difficoltà di socializzazione con conseguente isolamento. A volte il disagio è legato al confronto personale (ad es. gli altri vengono percepiti come più interessanti o amabili dal gruppo dei compagni) mentre altre volte il confronto è sul piano del rendimento scolastico. Si può sviluppare una vera e propria competizione.
(Roderick Torp)
La competitività agonistica, soprattutto in ambito universitario e soprattutto in particolari facoltà, può essere un fattore di stress significativo per molti studenti. La pressione causata dal dover eccellere in ambito accademico può essere sia in termini di votazioni sia in termini di tempistica, a volte si innesca una vera e propria gara che può portare a vissuti di insoddisfazione ed autosvalutazione personale. Il confronto spesso è basato sul risultato indipendentemente dalla valutazione dei vari fattori presenti. Si guarda nel confronto con gli altri o anche con le proprie aspettative iniziali solo la media degli esami o il numero di quanti ne mancano, non considerando altri fattori che possono incidere (es. se si è studenti lavoratori o eventi di vita o di salute che possono aver inciso sullo stile di vita).
A volte anche gli ultimi esami prima della tesi ed in particolare l’ultimo possono generare molta ansia perché sono fondamentali per lo studente per non perdere la sessione e non far slittare il raggiungimento dell’obiettivo finale. La tesi, eventualmente la discussione della tesi ma anche l’ingresso poi nel mondo del lavoro possono essere anch’essi fonte di notevole stress.
Nei colloqui si considerano tutti questi aspetti e ci si concentra su quelli importanti per la persona lavorando poi per gestire in modo più funzionale il rapporto con l’ambiente scolastico sia a livello emotivo che cognitivo.
Il primo colloquio con minorenni viene svolto previo consenso informato firmato da entrambi i genitori.
Definizione dello stress scolastico ed universitario
I segnali dello stress scolastico ed universitario
Tutti i contenuti presenti nel sito hanno scopo puramente informativo. Non possiedono quindi alcuna funzione diagnostica o terapeutica. Non possono sostituirsi ad un consulto specialistico. Contattami per qualsiasi richiesta di informazioni.
Le fasi del percorso psicologico
Raccolta di informazioni e analisi
Strategie comportamentali
Ristrutturazione dei pensieri disfunzionali
Rinforzo di risorse
Consolidamento e conclusione
FAQS
Le domande più frequenti su questa area d'intervento
È importante innanzitutto non essere troppo severi con sé stessi. È fondamentale prendersi cura di sé, fare qualche attività piacevole per abbassare la tensione e “buttar fuori”, organizzare il proprio tempo per distribuire il carico sui diversi giorni, focalizzarsi sugli aspetti positivi anche se sembrano pochi o piccoli, puntare sulle risorse che si hanno a disposizione, se possibile cercare supporto nei compagni. Se la situazione è complessa si può cercare inizialmente di modificare qualche piccola area e man mano che si sta meglio passare alle altre. Si può affrontare un passo alla volta recuperando pian piano il proprio equilibrio.
5 consigli per chi "soffre" del disturbo
1
2
Organizzazione
3
Distinguere il valore di sé stessi dal rendimento scolastico
4
Strategie per rilassarsi
5
Rivolgersi ad un professionista qualificato
5 consigli per chi "sta vicino" a chi soffre
1
Incoraggiare a esprimere le emozioni
2
Valorizzare la relazione
3
Affetto incondizionato
4
Rinforzare le risorse
5
Incoraggiare a riconoscere il proprio valore
Altre aree di intervento
WhatsApp us